Per Alice nata la Festa della Donna

 

Di solito non amo celebrare la festa della donna, almeno non in quei toni  formalmente enfatici e sostanzialmente ipocriti che si usano ai nostri tempi, del genere "oggi sei regina, tutti gli altri continua ad essere schiava", oppure dedicata a tristi convegni di sole donne, magari "allietati "da  ancor più tristi spogliarelli maschili. Però quest’anno, in occasione dell’8 marzo, ho voglia di fare eccezione alla mia regola, anche perché la mia "piccola" Alice, il fiore del mio cuore, come dicono le donne arabe per indicare i loro figli, compirà 18 anni proprio in quel giorno. Ricordo come se fosse ieri l’ostetrica che, mentre mi piegavo in due per il dolore delle doglie, mi diceva serafica: "Oh, signora, pensi a quanto siete fortunate, lei e la bimba, che nasce nel giorno della donna", ed io che annuivo poco convinta, mentre invece in seguito ho constatato che aveva ragione. Il parto fu alquanto difficile, e fu necessario ricorrere alla ventosa, perchè la piccola, a sorpresa, si era attorcigliata tre volte nel cordone ombelicale: intorno al collo, al dorso ed ancora una volta al piedino. Nacque alle undici meno undici e il letto che mi avevano assegnato nel piccolo ospedale romano in Prati era il numero 11, confermando ancora una volta  questo numero ricorrente nella mia vita e poi in quella di mia figlia. Ma questa è un’altra storia…

Inutile dire che per me la nascita di Ali è stata ed è la cosa più bella della mia esistenza, mentre prima che lei venisse al mondo avevo altre scale di valori. Suo padre ed io, all’epoca uniti da un grande amore, decidemmo di chiamarla così per tante ragioni coincidenti: per il libro di Lewis Carrol, che ho sempre amato,  per Radio Alice, che aveva a che fare col mio ex compagno, per la canzone di De Gregori, che inizia con "Alice guarda i gatti…" e…., nemmeno a farlo apposta, Alice adora i gatti e me ne ha portati a casa ben quattro!  Un’altra coincidenza: è nata nello stesso giorno di suo padre, ereditandone anche il segno zodiacale dei Pesci, mentre l’ascendente è Gemelli, proprio come me. E quando io e il papà ci incuriosimmo di cercarne sul calendario il giorno dell’onomastico, scoprimmo che coincideva proprio con l’onomastico di lui…che strano, eh?

 

(eccoci qui, ed in mezzo a noi c’è mio nipote G.)

Da bambina dolce e curiosa è diventata col tempo un’adolescente fantasiosa dai gusti eclettici ed originali, scrittrice ed attrice per vocazione, viaggiatrice per passione come la mamma,  ragazza semplice e schiva come il padre,  ma nello stesso tempo elegante e sofisticata. Sono felice di condividere con voi questo momento di gioia familiare, e di cogliere anche l’occasione di fare gli auguri per la festa della donna anche alle amiche storiche del web che ho conosciuto in questi anni e quelle più recenti di questi ultimi mesi. Essere donne è una condizione speciale, stupenda, specie se manifestiamo la nostra femminilità libera da condizionamenti, da pressioni, da ruoli imposti. Non Cenerentola, nè Principessa sul pisello, ma Alice nel paese delle meraviglie, con  grandi occhi aperti verso le stelle e fiducia in un futuro che, se gestito dalle nostre mani sapienti,  senz’altro sarà roseo.

 

BUONA FESTA DELLA DONNA, AMICHE MIE!