Un libro molto bello che ho letto qualche tempo fa era intitolato “La profezia della Curandera”. Non avrei mai pensato che questa profezia potesse un giorno adattarsi a me 😆
La trama era piuttosto semplice e new age, ma non per questo meno interessante. Kantu è giovane, bella e piena di entusiasmo. Vive a Cuzco, in Perù, ma non conosce nulla delle antiche tradizioni andine. Un giorno, un evento inatteso sconvolge il suo universo, costringendola a confrontarsi con una realtà a lei incomprensibile. Disposta a tutto pur di conquistare l’uomo che ama, Kantu intraprende con l’aiuto della Curandera, una donna che conosce le regole per convogliare a fin di bene le energie dell’universo, un cammino difficile, ma affascinante, che la porterà a riscoprire la straordinaria energia che è in lei. La sua storia, una storia vera, apre il cuore e fa pensare al potenziale curativo che possediamo dentro di noi, del quale spesso siamo inconsapevoli.
Ma, ripeto, non avrei pensato che un giorno sarei stata come Kantu, a faccia a faccia con la curandera. Eppure è andata così.
Lo scorso anno ero preda di malesseri di tutti i tipi. Niente di grave, per fortuna, ma non andava bene. Mi trascinavo a fatica nel mio lavoro, a casa mi sentivo fiacca e svuotata e addirittura ho avuto due crisi di attacco di panico, del tutto inaspettate, una di queste mentre ero in automobile e …guidavo!. Fatta la trafila delle analisi di routine più vari controlli, la risposta sembrava negativa. Ma non andava. Stomaco in fiamme, energia al ribasso, paura immotivata.
A settembre mi confido con una collega e lei mi consiglia una dottoressa che, a suo giudizio, ha risolto vari casi. Al primo appuntamento incontro T., biondissima, matura, abbondante e soprattutto accogliente, come una grande madre degli abbracci. Inizio a parlare e mi sorprende perchè mi dice cose che ancora non avevo detto di me, mi cita dei sintomi che avvertivo, mi previene nelle domande che avrei voluto porle, e sembra leggere dentro di me come in un libro. Sono stupita, ma ancora diffidente, però accetto di fare la dieta particolare che mi propone, evitando lieviti e latticini e prendendo delle erbe che mi consiglia.
Son passati sei mesi e sto lentamente migliorando, ma l’energia della curandera mi aiuta a far affluire dentro di me l’energia bloccata. Le erbe che prendo quotidianamente sono complessi semplici ma efficaci: echinacea e rosa canina per rinforzare il sistema immunitario, melissa per riposare meglio la notte, salvia e anice per la digestione. T. chiede ai suoi pazienti di impostare una riflessione sulle loro abitudini alimentari, sullo stile i vita, sul perchè abbiamo un organo bersaglio che diventa il “puntaspilli” del nostro stress, e così via…
Il risultato? Sto molto meglio, l’energia è in aumento, e mi sento più in armonia con me stessa e la natura. La curandera mi ha aiutato a ristabilire il mio corpo, ed il mio spirito ne sta traendo gran giovamento.
Ah: io la chiamo la curandera, per assonanza con il tema del libro che vi ho citato, ma T. è un medico laureato, specializzato in medicina tradizionale cinese ed olistica…cura il corpo non per il sintomo, ma per il disagio che la persona esprime ammalanosi proprio in un certo organo. ..ed è davvero vicina ai pazienti come una grande madre. Forse, per guarire davvero bene, bisogna amarsi, si, ma anche sentirsi amati?
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